lunedì 13 gennaio 2014

RIEPILOGANDO UN ATTIMO I CAPITOLI PASSATI.... 1_Natale

Mi rendo conto che la tempistica non è proprio ottimale e che Natale è passato da un po'... ma fa niente...
Ecco i bigliettini fatti per la mia famiglia (papà, mamma, sorella) ovviamente ciascuno era correlato da una lettera strappalacrime che però risparmio e sostituisco con qualche notiziola su Santa Claus...











Il primo personaggio a cui è stato accostato Santa Claus fu San Nicola di Bari (o di Mira), vescovo cristiano vissuto nel IV secolo. Mira era una città turca, provincia dell’impero bizantino. Il vescovo era noto per le sue grandi elargizioni di denaro e doni ai più poveri. Nei Paesi Bassi, in Belgio, in Austria e in Germania viene ancora rappresentato con abiti vescovili e con una folta barba. 
Il babbo Natale di oggi riunisce le rappresentazioni del portatore di doni, di ispirazione religiosa o popolare, con un personaggio britannico risalente almeno al XVII secolo. Si trattava di un signore barbuto e corpulento, vestito di un mantello verde lungo fino ai piedi e ornato di pelliccia. Rappresentava lo spirito della bontà del Natale, e si trova nel Canto di Natale di Charles Dickens sotto il nome di Spirito del Natale presente.
L'appellativo Santa Claus ha origine da Sinterklaas, il nome olandese del personaggio fantastico derivato da san Nicola, che viene chiamato anche Sint Nicolaas; questo spiega anche l'esistenza di diverse varianti inglesi del nome (Santa Claus, Saint Nicholas, St. Nick).
Gli abiti di Sinterklaas sono simili a quelli di un vescovo; porta una mitra (un copricapo liturgico) rossa con una croce dorata e si appoggia ad un pastorale. Sinterklaas ha un cavallo bianco con il quale vola sui tetti è accompagnato da aiutanti che scendono nei comignoli per lasciare i doni (in alcuni casi nelle scarpe dei bambini, lasciate vicino al caminetto). La renna appare solo in un secondo momento quando a Santa Claus vengono date origini Nord europee. 

Una parte essenziale nella trasformazione di san Nicola in Babbo Natale spetta a Clement Clarke Moore, scrittore e linguista di New York, il quale nel 1823 scrisse la poesia A Visit from Saint Nicholas nella quale rappresentò il santo di origine anatolica come un elfo rotondetto, con barba bianca, vestiti rossi orlati di pelliccia, alla guida di una slitta trainata da renne e latore di un sacco pieno di giocattoli. 
Secondo alcuni il vestito rosso di Babbo Natale sarebbe opera della Coca-Cola: originariamente infatti, tale vestito era verde, sarebbe divenuto rosso solo dopo che, negli anni '30, l'azienda utilizzò Babbo Natale per la sua pubblicità natalizia, e lo vestì in bianco e rosso, come la scritta della sua famosa bibita. Questa teoria non è però da ritenersi corretta, siccome storicamente la Coca-Cola non fu la prima ad usare la figura moderna di Babbo Natale nelle sue pubblicità, ma venne preceduta in questo dalla White Rock Beverages, per la vendita di acqua minerale nel 1915 e per la vendita di ginger ale nel 1923. Ancor prima di queste pubblicità, la figura di Babbo Natale apparve vestita di rosso e bianco in alcune copertine del periodico umoristico statunitense Puck, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.

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